lunedì 14 ottobre 2013

Attentato incendiario contro la Girgenti Acque

Abbiamo assistito, nel fine settimana appena trascorso, all’ultimo increscioso episodio della saga rappresentata dall’intricato e turbolento rapporto tra la Girgenti Acque S.p.A. ed i cittadini della Provincia di Agrigento. L’incendio da parte di ignoti di quattro automezzi di proprietà della ditta che gestisce il servizio idrico nella Provincia agrigentina, e la conseguente presa di posizione da parte dell’Azienda, ci hanno fornito utili spunti di riflessione.
La prima riflessione, ovviamente, riguarda la fermezza con la quale un simile gesto deve essere condannato. In particolare noi giovani, portatori di una mentalità moderna e democratica con la quale affrontare e risolvere le questioni, non possiamo che condannare duramente l’incendio subito dalla Girgenti Acque. Infatti, pur comprendendo lo stato di difficoltà economica e disagio sociale generato dalle insostenibili tariffe applicate e dai distacchi della fornitura idrica a cui sono sottoposti gli utenti morosi, vogliamo lanciare il messaggio che la violenza non può e non deve essere un mezzo per manifestare la propria condizione di insofferenza. Molteplici infatti sono state, nelle ultime settimane, le occasioni che i cittadini hanno avuto per scendere in piazza e manifestare il proprio dissenso verso il merito ed il metodo con cui i servizi idrici sono attualmente gestiti. Non ultima la nostra manifestazione, Liberamente Acqua, alla quale sono intervenuti diversi giovani e delegati di associazioni per utilizzare l’arma della protesta di piazza pacifica contro chi ci sta rendendo estremamente difficoltoso (e costoso) l’accesso all’approvvigionamento idrico. Episodi di violenza, verbale e peggio ancora fisica, a nostro giudizio non sono altro che espressioni di quella mancanza di senso civico che è corresponsabile della situazione di degrado sociale, politico ed economico nella quale ci troviamo e pertanto sono da circoscrivere nell’ambito delle azioni da censurare senza se e senza ma.
Ciò premesso, ci sentiamo ulteriormente di dire che il comunicato stampa divulgato dalla ditta poche ore dopo l’accaduto lascia quantomeno perplessi.
Infatti, con la frase “talvolta anche chi scende in piazza a fomentare i cittadini contro qualcuno, sia esso la Girgenti Acque, compia un atto di estrema pericolosità” a nostro parere si vuole tentare, nemmeno tanto velatamente, di attribuire responsabilità indiretta dell’attentato incendiario subito dalla Girgenti Acque a coloro i quali, come La Nuova Primavera, hanno organizzato e posto in essere manifestazioni a favore della gestione pubblica dei servizi idrici e per richiedere tariffe più eque e solidali.
È forse un atto rischioso per l’incolumità di qualcuno fare proprio il malcontento della gente comune ed, utilizzando la propria struttura associativa, portarlo all’attenzione dei media e di chi di competenza allo scopo di presentare una proposta che consenta di alleviare tale insofferenza?
Rendere gli studenti partecipi delle difficoltà economiche che le proprie famiglie devono sostenere per affrontare i costi elevati della gestione del servizio idrico togliendo in questo modo risorse da investire per il loro futuro vuol dire fomentare i cittadini?

Noi riteniamo di avere sempre agito nel solco della legalità e nell’alveo di quelle libertà e di quei diritti che la Costituzione ritiene inalienabili per tutti i cittadini, e, fermo restando la dura reprimenda verso qualsivoglia forma di violenza, abbiamo formulato al Decisore politico-amministrativo quella che secondo noi è una proposta che potrebbe alleviare il disagio di un buon numero di famiglie del nostro territorio, comprese le nostre. E lo abbiamo fatto da cittadini liberi da qualunque condizionamento partitico, non contro qualcuno ma per portare avanti l’idea ed il concetto che la società civile può e deve mettersi all’opera per migliorare la propria esistenza.

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