lunedì 25 novembre 2013

25 novembre vs mezzi uomini e ominicchi



Ricorre oggi 25 Novembre la 'Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. E’ sembrato doveroso da parte della nostra associazione politico–culturale “La Nuova Primavera” unirci al coro unanime di quanti oggi celebrano a gran voce il “No” contro lo sfruttamento, l’abuso e la violenza sul genere femminile

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“Nonostante le moltissime campagne di sensibilizzazione,che vengono portate avanti da innumerevoli enti, il problema della violenza sulle donne é più attuale e più terrificante che mai. – afferma Valeria Vella, segretario dell’associazione –In una società che si definisce "evoluta" e "civile", donne di ogni età e di ogni estrazione continuano a essere vessate con maltrattamenti di ogni tipo dalla categoria maschile. Definire queste persone "uomini" é davvero fare loro un complimento,considerato che fare del male alle donne è uno dei gesti più meschini che esistano". 

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“La celebrazione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, si veste di rosso in onore delle tre sorelle Mirabel, eroine della lotta di liberazione della Repubblica Dominicana, torturate e uccise nel 1960 dagli agenti del dittatore Rafael Trujillo. – afferma Margherita Ingoglia, socio dell’associazione –Tante le iniziative organizzate in tutte le città italiane, e centinaia le paia di scarpe rosse,  simbolo della lotta contro il femminicidio, che in queste ore si stanno muovendo nelle piazze, e migliaia gli striscioni che sventolano nei cortei, per dire stop al femminicidio. Il valore della giornata di oggi, però dovrebbe essere accompagnata da una politica virtuosa che prenda veramente a cuore il problema sempre più dilagante, della violenza, che il più delle volte si consuma proprio nell’ambiente familiare. Manca una buona legge, mancano ancora protocolli di intervento, per creare un lavoro corale tra i soggetti che denunciano e coloro che intervengono in situazioni di violenza. Ma soprattutto occorre evitare di trascurare le denunce, prima che diventino tragedie”.

lunedì 18 novembre 2013

Atti vandalici: noi li combattiamo ogni giorno



Non parliamo di mancanza di svago, o alternative alla ‘noia’: il problema è culturale e noi come associazione lo combattiamo ogni giorno

Gli episodi di vandalismo si susseguono a Sciacca: furti di arredo urbano, danni alle strutture della Chiesa dei Cappuccini, al campetto di calcio a 5 "Padre Pino Puglisi" (riqualificato dalla nostra associazione la scorsa estate), tratti di spiagge pieni di rifiuti ed episodi di degrado sociale, di gravita' inaudita.

Non ultima la notizia relativa ad atti osceni compiuti da ragazzini di età compresa tra i 10 ed i 16 anni davanti la Chiesa dei Cappuccini “sesso davanti la statua di Padre Pio” – testualmente dal notiziario locale.

Se dovessero essere confermate le età degli artefici (10-16 anni) il fatto risulterebbe ancora più grave perché riguarderebbe degli adolescenti. 

Sarebbero tante le domande che spontaneamente sorgono dinanzi una situazione del genere; domande che dovrebbe allarmare genitori, scuole, amministrazioni e quanti operano per la crescita dei questi ragazzi. E’ un problema non solo amministrativo, ma sopratutto culturale perché si è dinanzi a fenomeni di devianza sociale.
Bisognerebbe dunque capire cosa spinge a realizzare opere vandaliche di questa entità, e come è possibile che a quell’età si possa consumare un rapporto in un luogo pubblico, probabilmente ricercato, davanti la statua del santo.

Rimanere in silenzio è dunque impossibile.


Come Vicepresidente di un'associazione politico-culturale che oramai da più di un anno si impegna nel territorio, proponendo attività che forniscono alla città una prospettiva di sviluppo e partecipazione anche tra i giovani, reputo sia necessario soffermarsi a riflettere tutti insieme su quanto sta accadendo oggi a Sciacca.

Perché si susseguono certi episodi così gravi? Perché una parte dei nostri adolescenti compie atti vandalici di così elevata entità? E per quale motivo danneggiar la cosa pubblica e' un gesto così largamente diffuso tra i giovani?

Le risposte potrebbero essere davvero tante ma un dato pare essere certo: i comportamenti di devianza nella nostra città sono oramai all'ordine del giorno e vanno dunque severamente combattuti.

Come Associazione "La Nuova Primavera" oramai da un anno stiamo cercando di dare un notevole contributo alla causa.

E' per tale ragione che stiamo portato avanti progetti concreti di riqualificazione per restituire spazi pubblici dove poter svolgere attività sportive per i nostri ragazzi, eventi culturali aperti a tutti e specialmente corsi di formazione nella nostra sede sociale rivolti specialmente agli adolescenti. 

 I nostri progetti attivi già dal 1 Novembre sono: 

  • corsi di formazione di storia del fenomeno mafioso
  • storia contemporanea e politica
  • visione di film
  • attività ludico- ricreative, tra le quali, tombole di solidarietà, giochi da tavola, tornei di video-games 
  •  corsi di preparazione per esami di Stato, per scuole Medie e Superiori, e tanto altro
 ASSOLUTAMENTE GRATUITI


Il valore di determinate attività acquisisce un' importanza fondamentale nel territorio perché propone ai ragazzi una seria alternativa all'interno di spazi di aggregazione sani e formativi.

Credo allora che la nostra amata Sciacca abbia bisogno di realtà come la nostra che assicurino a questi ragazzi in palese difficoltà quel che forse ad oggi a loro manca: una valida alternativa di vita per abbandonare un percorso di devianza che fa male a loro, alle famiglie e a tutta la città sempre più vittima di tale inarrestabile abbandono.

‘La Nuova Primavera’ è a disposizione di tutte le famiglie, le scuole, e i ragazzi per cominciare, tutti insieme, un percorso innovativo, valido, proiettato verso un coinvolgimento virtuoso dei giovani della nostra comunità. 

Per cambiare questa difficile realtà serve la fattiva collaborazione di tutti. 

Vice Presidente
 Giuseppe Catanzaro



Per informazioni: infolanuovaprimavera@gmail.com
 

mercoledì 6 novembre 2013

Liberamente acqua: 30 giorni dopo, tutto tace!


Trenta giorni dopo la manifestazione “Liberamente Acqua”, tutto tace. 


Sono trascorsi trenta giorni esatti dall’ultimo sit-in di protesta, avvenuto lo scorso 5 Ottobre in piazza Saverio Friscia a Sciacca, organizzato  dall’associazione “La Nuova Primavera” a favore dell’acqua pubblica, in cui hanno preso parte gli studenti dei Licei e il giornalista di Telejato, Pino Maniaci

Nonostante si siano attivati già i primi ingranaggi, concretamente si tratta solo di parole, comunicati, e nessun fatto pratico.



foto manifestazione 'Liberamente acqua' 5 Ottobre 2013, p.zza Saverio Friscia, Sciacca. da sxPino Maniaci, presidente Salvatore Termine, vice presidente Giuseppe Catanzaro.


 “Mi rammarica non aver trovato nei sei punti presentati dai sindaci dell’Atro idrico durante l’ultima riunione ad Agrigento, la richiesta del ripristino degli 80 metri cubi forfettari per i cittadini, che noi come associazione, abbiamo più volte richiesto,  perché sarebbe stato il reale strumento di risparmio-  afferma Giuseppe Catanzaro, vice presidente de La Nuova Primavera – Garantendo ai cittadini una quantità d’acqua da pagare in modo forfettario, si assicura un grande aiuto economico, specialmente alle fasce sociali più deboli. Credo che sia necessario ribadire la validità di questa proposta, affinché venga presa in considerazione al più presto”. 


L’ultima riunione dell’Ato Idrico avvenuta lo scorso 28 Ottobre ad Agrigento, a cui cui hanno partecipato i primi cittadini dei comuni interessati alla questione Girgenti Acque, hanno avanzato alcune proposte che sono già state oggetto di accoglimento da parte del commissario Benito Infurnari


Tra i provvedimenti attuati vi sono le modalità di rateizzazione con criteri più ragionevoli e il divieto di addebitare ai cittadini i costi per le riparazioni delle strade pubbliche. 


 “A seguito della riunione dell’Ato idrico ad Agrigento, siamo venuti a conoscenza delle bozze di determinazione commissariale, in cui sono emersi i primi provvedimenti presi alla presenza dei sindaci dell’Ato e del commissario competente – dice Giuseppe Catanzaro – Provvedimenti che però risultano essere non sufficienti, visto che gli accorgimenti che determinerebbero il cambiamento effettivo,  non sono stati ancora attivati. Siamo soddisfatti che le tematiche che abbiamo portato nelle piazze sono rapidamente giunte nelle sedi competenti e sono state prese subito in considerazione dall’Ato Idrico e dal commissario Benito Infurnari, ma questo ovviamente non basta”. 
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Al commissario Infurnari, durante l’ultima riunione dell’Ato, è stato chiesto inoltre, di prevedere in determina anche il divieto di interruzione dell’erogazione idrica – essendo per legge l’acqua un bene essenziale e vitale – e la modalità di fatturazione e attenta lettura dei contatori per evitare anomalie e il fenomeno delle bollette pazze. 


Le nostra presenza nei quartieri con “L’acqua Libera tour” e la manifestazione “Liberamente Acqua” del 5 Ottobre che la nostra associazione ha portato avanti con grande determinazione, sono serviti a dare una spinta decisiva alle proposte che abbiamo avanzato. – afferma il vice presidente, Giuseppe CatanzaroQuesto è il momento cruciale in cui tutto il sistema politico, a tutti i livelli, dal nazionale al comunale, si mobiliti seriamente, con tutte le competenze possibili, affinché queste richieste diventino reali provvedimenti applicati, nell’immediato. In primis la rimodulazione dei piani tariffari al ribasso, secondo strumento che noi, come associazione, abbiamo proposto per tutelare l’utenza e il ripristino degli 80 metri cubi d’acqua con pagamento forfettario.  – dice Catanzaro –E’ questo il momento in cui tutti i politici eletti dalla gente devono dimostrare di essere in grado di tutelare gli stessi cittadini che gli hanno permesso di ricoprire il ruolo che oggi rivestono”. 

Vice Presidente
Giuseppe Catanzaro