Trenta giorni dopo la manifestazione “Liberamente Acqua”, tutto tace.
Sono trascorsi trenta giorni
esatti dall’ultimo sit-in di protesta, avvenuto lo scorso 5 Ottobre in piazza
Saverio Friscia a Sciacca, organizzato dall’associazione “La Nuova Primavera” a
favore dell’acqua pubblica, in cui hanno preso parte gli studenti dei Licei e
il giornalista di Telejato, Pino Maniaci.
Nonostante si siano attivati già i primi ingranaggi, concretamente si tratta solo di parole, comunicati, e nessun fatto pratico.
Nonostante si siano attivati già i primi ingranaggi, concretamente si tratta solo di parole, comunicati, e nessun fatto pratico.
foto manifestazione 'Liberamente acqua' 5 Ottobre 2013, p.zza Saverio Friscia, Sciacca. da sxPino Maniaci, presidente Salvatore Termine, vice presidente Giuseppe Catanzaro | . |
“Mi rammarica non aver trovato
nei sei punti presentati dai sindaci dell’Atro idrico durante l’ultima riunione
ad Agrigento, la richiesta del ripristino degli 80 metri cubi forfettari per i
cittadini, che noi come associazione, abbiamo più volte richiesto, perché sarebbe stato il reale strumento di
risparmio- afferma Giuseppe Catanzaro,
vice presidente de La Nuova Primavera – Garantendo ai cittadini una quantità
d’acqua da pagare in modo forfettario, si assicura un grande aiuto economico, specialmente
alle fasce sociali più deboli. Credo che sia necessario ribadire la validità di
questa proposta, affinché venga presa in considerazione al più presto”.
L’ultima riunione dell’Ato Idrico
avvenuta lo scorso 28 Ottobre ad Agrigento, a cui cui hanno partecipato i primi
cittadini dei comuni interessati alla questione Girgenti Acque, hanno avanzato
alcune proposte che sono già state oggetto di accoglimento da parte del
commissario Benito Infurnari.
Tra i provvedimenti attuati vi
sono le modalità di rateizzazione con criteri più ragionevoli e il divieto di
addebitare ai cittadini i costi per le riparazioni delle strade pubbliche.
“A seguito della riunione dell’Ato idrico ad
Agrigento, siamo venuti a conoscenza delle bozze di determinazione
commissariale, in cui sono emersi i primi provvedimenti presi alla presenza dei
sindaci dell’Ato e del commissario competente – dice Giuseppe Catanzaro – Provvedimenti
che però risultano essere non sufficienti, visto che gli accorgimenti che
determinerebbero il cambiamento effettivo, non sono stati ancora attivati. Siamo
soddisfatti che le tematiche che abbiamo portato nelle piazze sono rapidamente
giunte nelle sedi competenti e sono state prese subito in considerazione
dall’Ato Idrico e dal commissario Benito Infurnari, ma questo ovviamente non
basta”.
Al commissario Infurnari, durante
l’ultima riunione dell’Ato, è stato chiesto inoltre, di prevedere in determina
anche il divieto di interruzione dell’erogazione idrica – essendo per legge
l’acqua un bene essenziale e vitale – e la modalità di fatturazione e attenta
lettura dei contatori per evitare anomalie e il fenomeno delle bollette pazze.
“Le nostra presenza nei quartieri
con “L’acqua Libera tour” e la manifestazione “Liberamente Acqua” del 5 Ottobre
che la nostra associazione ha portato avanti con grande determinazione, sono
serviti a dare una spinta decisiva alle proposte che abbiamo avanzato. –
afferma il vice presidente, Giuseppe Catanzaro – Questo è il momento cruciale
in cui tutto il sistema politico, a tutti i livelli, dal nazionale al comunale,
si mobiliti seriamente, con tutte le competenze possibili, affinché queste
richieste diventino reali provvedimenti applicati, nell’immediato. In primis la
rimodulazione dei piani tariffari al ribasso, secondo strumento che noi, come
associazione, abbiamo proposto per tutelare l’utenza e il ripristino degli 80
metri cubi d’acqua con pagamento forfettario. – dice Catanzaro –E’ questo il momento in cui
tutti i politici eletti dalla gente devono dimostrare di essere in grado di
tutelare gli stessi cittadini che gli hanno permesso di ricoprire il ruolo che
oggi rivestono”.
Vice Presidente
Giuseppe Catanzaro
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